mercoledì 26 novembre 2014

FACCE DI LAVA: UNA INTRODUZIONE

Come in ogni viaggio che si rispetti, anche il percorso di questo blog parte con un avviso ai naviganti.

Vasari, ribadendo quanto già sostenuto da Michelangelo, affermava che la specificità della scultura consiste nel "levare il superfluo dalla materia", per "ridurre a forma di corpo ciò che nella idea dello Artefice è disegnata". Lo stesso sarà confermato da qualunque altro scultore, artista professionista o dilettante; ed è quanto emerge dalle opere scultoree qui presentate.

In questo caso, la materia prima non è l'abbagliante marmo da cui prendevano forma i corpi michelangioleschi, ma la trachite, roccia magmatica copiosamente presente alle pendici del vulcano ormai quiescente Monte Vulture.

La nostra navigazione ha già preso il largo dunque, allontanandosi dall'illuminante visione iniziale, per costeggiare nuovi approdi scavati nella roccia vulcanica, FACCE DI LAVA per l'appunto.

Volti impressi nei millenni e dai millenni nella roccia, volti autoctoni e suggestioni lontane, visioni oniriche o riproduzioni dell'esistente; talvolta immoti e duri come la materia che li ha concepiti, altre volte dinamici e sfuggenti come il pensiero che li ha generati.

Queste pagine vogliono essere una mostra virtuale, un percorso guidato che può essere compiuto su diversi livelli di lettura - il primo e più facile è quello che qui viene proposto - e che, speriamo, si andrà arricchendo delle vostre personali impressioni.




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